Piattaforma Europa

Il porto di Livorno ha rilevanza nazionale e internazionale riconosciuta anche dalle politiche dell’Unione Europea per posizione geografica e volume di traffico merci e passeggeri. Tuttavia le infrastrutture presentano dei limiti: a causa della scarsa profondità dei fondali il porto rischia di essere marginalizzato con tutte le inevitabili conseguenze sull’economia del territorio. L’Autorità Portuale, con il progetto della Piattaforma Europa, ovvero la realizzazione di un grande piazzale a mare suddiviso in due aree specifiche da un grande canale centrale (Darsena Europa), garantirà al porto un ruolo primario nell’economia marittima italiana, come è stato no ad oggi. La Piattaforma Europa è composta da due grandi aree: il terrapieno sud, più grande, si svilupperà come terminal per il traffico di “contai- ner” e sarà servito anche da un ramo ferroviario a servizio di ambedue le banchine.

Il terrapieno nord, invece, sarà destinato al traffico delle Autostrade del mare e verrà utilizzato dalle navi merci e passeggeri e i traghetti per le isole.
Alla radice dei due terrapieni si svilupperà un’area operativa adatta ad ospitare varie attività di tipo logistico e di trasformazione.
Oggetto del Dibattito Pubblico è la prima fase realizzativa della Piattaforma Europa, ovvero la realizzazione delle opere necessarie per il nuovo terminal per container (terrapieno sud), in grado di ospitare navi di ultima generazione.
In particolare è prevista la realizzazione:

• della porzione del terrapieno sud posta all’esterno della diga del Marzocco;
• delle opere di difesa necessarie per garantire l’accesso sicuro in porto alle navi e la protezione del nuovo bacino portuale dall’ingresso del moto ondoso;

• del collegamento stradale della Piattaforma Europa, che verrà realizzato tramite il prolungamento dell’esistente viadotto della strada di grande comunicazione FI-PI-LI che entra nella Darsena Toscana e che vedrà bracci di collegamento ai nuovi terminal.
• di un collegamento ferroviario efficiente fra la Piattaforma Europa e la linea ferroviaria Tirrenica.
Nelle successive fasi costruttive verrà realizzato il terrapieno nord (per navi merci non containerizzati e passeggeri) e la Darsena Petroli, destinata ad accogliere le navi trasportanti prodotti petroliferi, allontanandole di oltre 2 Km dal centro abitato rispetto alla situazione attuale.
Lungo il lato nord, in prossimità della foce dello Scolmatore dell’Arno, troverà spazio una piccola darsena fluviale, il futuro ingresso nel porto di Livorno del canale dei Navicelli.

Tale darsena costituirà il terminal dei traffici fluviali che si potranno svolgere tra il porto di Livorno e le aree logistiche del Faldo, dell’Interporto Vespucci di Guasticce e della Darsena pisana una volta attuati gli interventi per la navigabilità dello Scolmatore programmati dalla Provincia di Pisa.
Il progetto prevede anche la costituzione di una nuova imboccatura portuale e di nuove dighe. I fondali delle nuove aree avranno una profondità variabile tra i 13 e i 16 metri; le banchine della Piattaforma Europa saranno invece fondate ad una profondità di 20 metri, in modo da consentire, in futuro, di abbassare ulteriormente i fondali per accogliere navi ancora più grandi. Vista l’entità delle opere previste, il progetto è stato sottoposto a procedure di valutazione ambientale, che hanno richiesto lo sviluppo di numerosi studi specialistici e di settore per approfondire la conoscenza dell’entità delle risorse e procedere consapevolmente alle scelte tra le alternative di piano. In particolare si sono prese in esame le probabili ripercussioni ambientali in relazione ai seguenti aspetti: assetto idrogeologico e dinamica costiera, consumi delle materie prime, interferenze con gli ecosistemi naturali delle aree limitrofe, qualità delle acque portuali

e costiere (anche in relazione alle attività di dragaggio), emissioni in atmosfera, incremento del rumore, produzione di rifiuti, consumi energetici, modi che al paesaggio costiero, salute pubblica e rischio di incidente rilevante.
Per ognuno di questi argomenti sono stati individuati gli aspetti potenzialmente più critici e sono state suggerite misure di mitigazione o compensazione. Il progetto verrà nuovamente sottoposto a procedure di valutazione di impatto ambientale in futuro, in uno stato più avanzato della progettazione. Gli studi hanno approfondito anche gli effetti socio-economici del progetto. Le attività svolte in seno al terminal per il traffico dei container della Piattaforma Europa avranno un rilevante impatto sull’economia della città di Livorno: il consistente incremento dei traffici comporterà l’aumento dell’indotto e dell’occupazione diretta e indiretta (derivante dalla  localizzazione di nuove imprese sul territorio e dalle generali ripercussioni positive sull’immagine della città e della sua efficienza). Il potenziamento dei traffici consentirà inoltre nuove relazioni internazionali e nuove opportunità di business anche in settori lontani dal trasporto e dalla logistica.

L’Autorità Portuale ha deciso di utilizzare lo strumento del Project Financing per la realizzazione e la gestione della Piattaforma Europa: una forma di finanziamento tramite la quale le pubbliche amministrazioni possono ricorrere a capitali privati per la realizzazione di progetti e infrastrutture ad uso della collettività (in cambio della concessione per la gestione ai suddetti privati).
Il partner privato che affiancherà l’Autorità Portuale nella realizzazione delle opere e che successivamente gestirà il terminal per il traffico dei container verrà individuato attraverso un bando pubblico suddiviso in due fasi, di cui la prima è attualmente in corso. Il costo della prima fase di interventi sulla Piattaforma Eu- ropa è di circa 870 milioni di euro, di cui 540 provenienti da fondi pubblici e 330 da investimenti privati.
Il costo delle opere della prima fase della Piattaforma Europa è di circa 870 milioni di euro, di cui 540 proverranno da fondi pubblici e 330 dall’investimento privato, e il tempo previsto per la realizzazione è di circa quattro anni dall’approvazione del progetto.
Il costo dell’intera opera complessiva è stato stimato in circa 1,3 miliardi di euro.